mercoledì 25 novembre 2009

Problemi di logica

Sono iscritto all'università, corso di laurea in informatica e sono anche pesantemente fuori corso. Uno degli esami che mi mancano ancora è quello di logica matematica. Ok, io sarò anche un asino, ma le nozioni fondamentali le ho imparate e se ho a che fare con qualcosa di manifestamente illogico e irrazionale me ne accorgo subito. Oggi mi è capitata in mano una copia di E Polis Torino, un ottimo quotidiano gratuito che gira nel capoluogo piemontese e la mia attenzione si è soffermata su un articolo "linkato" dalla prima pagina dove si descriveva un clima di polemche riguardanti l'autovelox di corso Moncalieri quasi all'incrocio col ponte Isabella, posizionato in seguito all'investimento di un pedone proprio in quel tratto di strada.
Si può discutere di tutto: che gli autovelox sono inutili ai fini della sicurezza perché tanto basta rallentare in loro presenza per poi riaprire il gas 100 metri dopo, che servono ai comuni solo per fare cassa, che i veri problemi della società odierna sono altri, etc... Nell'articolo c'è però una cosa che è una vera e propria stronzata epocale, sia dal punto di vista logico che da quello legalitario: "Il limite di velocità in corso Moncalieri resterà di 50 chilometri orari, ma da lunedì prossimo saranno multati solo gli utomobilisti che oltrepasseranno i 75". Splendido: la legge impone un limite ma, dal momento che tutti se ne strafottono e poi vanno a piangere dal giudice di pace quando vengono pinzati a fare i furbi, nell'applicazione si decide di alzare a piacimento questo limite in modo da accontentare tutti. E di fatto, senza sanzione, il limite si alza a 75. Poi c'è anche un gigante del pensiero contemporaneo, lungimirante statista e uomo politico dallo spiccato senso delle istituzioni che risponde al nome di Giuseppe Lonero secondo il quale, stando a ciò che sta scritto nell'articolo, percorrere corso Moncalieri a meno di 50 all'ora è impossibile. Stop, ipse dixit. Le marce vanno usate tutte e 5 (o 6 per i più sportivi) e il gas va spremuto per bene. Poco importa se siamo in città, la strada è costeggiata da marciapiedi e le carreggiate sono separate da una semplice linea disegnata sull'asfalto. Meno di 50 all'ora no, non si può.
Tornando un attimo seri mi preme sottolineare che un simile abominio assume ulteriore valore negativo - oltre a quello già insito nella frase - proprio perché è pronunciato da una persona che, militando politicamente, dovrebbe anteporre a tutto il rispetto della legalità. Un po' lo capisco: l'automobilista medio è un frustrato del cazzo, spesso obeso, condannato a pagare per ogni istante che si trova ad occupare la strada e ossessionato dal bisogno di velocità appena vede 100 metri liberi per poi inchiodarsi diversi minuti nella prossima coda. Ma sentirmi dire che è impossibile rispettare le leggi è civilmente intollerabile. Seguendo la stessa linea di pensiero io allora potrei sentirmi autorizzato a spaccare il cranio con l'arco d'acciaio del mio u-lock al prossimo testa di cazzo che mi apre una portiera in faccia perché "chiunque giri in bici in città sa bene che è impossibile sopportarlo".

Vergogna.

martedì 24 novembre 2009

Resoconto alleycat 4 setembre 2009

Eccomi col consueto ritardo biblico che mi ha sempre contraddistinto a scrivere qualche parola sulla garetta urbana che ho organizzato lo scorso settembre. Riardo amplificato dal fatto che, aspettando che il mio amico fotografo mi mandasse qualche scatto, sono riuscito a perdere il quaderno su cui avevo annotato la classifica... ma l'ho magicamente ritrovato!

La gara era articolata su 3 checkpoint da scoprire man mano che si procedeva e da un punto di partenza e uno di arrivo diversi tra loro. Ad ogni check point si riceveva un foglio con su scritte 2 domande a risposta chiusa: gli argomenti erano meccanica ciclistica, competizioni e storia della bici. Ogni risposta esatta dava diritto ad un abbuono di 2 minuti sul tempo totale, e ogni risposta sbagliata causava una penalità di 1 minuto. Non rispondere non averva effetti sul conteggio del tempo.
Il via ai 13 corridori iscritti è stato dato verso le 21:30 in zona Parco Ruffini e le buste contenenti l'indirizzo del primo chekcpoint erano esattamente sotto il grattacielo della Lancia visibile dal punto di partenza. La prima tappa era in zona Mirafiori, esattamente dentro la sala prove Pepper Music. Da lì si doveva raggiungere il pub Charlie Bird nelle vicinanze della stazione di Porta Nuova e infine in piazza Bernini, davanti all'ISEF dove si trovavano le indicazioni per raggiungere il traguardo in piazzale Adua, all'incrocio tra viale Thovez e strada Val Salice, subito prima che la strada iniziasse a pendere seriamente.

I primi a presentarsi contemporaneamente all'arrivo sono stati Ciuf e Maino, poi Zino, Gio, Ovidiu, Taka, Gino, Walter e infine il Mecca... maglia nera: buuuuuuuuu!!!!! Ritirato Claudio e dispersi Thomas (mappa incompleta) e Oga (rintracciato via telefono dalle parti di via Barbaroux... WTF?) dei quali ho avuro notizie rassicuranti il giorno dopo.
La formula delle domande con abbuoni vede confermato in classifica il primo posto ex equo di Ciuf e Maino con 3 riposte esatte e permette a Ovidiu che ha centrato tutte le risposte di scavalcare Zino e Gio che ne hanno prese solo 2.

Di alleycat in data odierna ne ho corse 5 e organizzata solo una, questa. Le emozioni sono diverse: non c'è agonismo e tutti gli sforzi vanno concentrati cercando di non lasciare nulla al caso prevedendo tutti i possibili scazzi che si potrebbero verificare. Io per esempio ho fatto un errore molto bnale, cioè non ho comunicato ai partecipanti il mio numero di cellulare e così ho perso tempo ad aspettare che arrivassero al traguardo i 2 desaparecidos. Però se l'evento riesce la soddisfazione è tanta e i ringraziamenti di chi si è divertito sono decisamente appaganti. Davvero.

Devo però anch'io ringraziare chi mi ha permesso di mettere in piedi questo piccolo evento. In ordine di checkpoint così nessuno si offende...
- Alberto di Ecoobike per l'assistenza logistica e la gradita compagnia
- Max della pepper music
- Beppe, Furio e tutto lo staff del Charlie Bird in via Gioberti 1
- Danx che si è sucato una serata da solo davanti all'ISEF... leggetevi il suo blog che ha una bella testa il ragazzo: http://italiasenzavalori.blogspot.com/
- George per le foto
- E ovviamente grazie a chi ha partecipato!