lunedì 15 febbraio 2010

Massacro di San Valentino - seconda edizione e secondo classificato

Post modificato: leggere al fondo per i dettagli.

La mia giornata parte con la sveglia a mezzogiorno e piattone di pasta + banana come colazione. La bici era già stata preparata e lubrificata la giornata precedente così ho messo le poche cose che mi servivano nello zaino e sono partito alla volta del parco del Valentino per schierarmi in partenza. Mi mangio una brioches e faccio i dovuti saluti ai presenti. Schieriamo le bici e ci allontaniamo per la consueta partenza alla "Les Mans". Prima del via Lito ci spiega che dovremo affrontare 3 prove durante la gara e la prima sarà farsi una foto con una donna (un uomo per le fanciulle) mentre questa ci dà un bacio. Il mio risultato è qui sopra, ma semplicemente mitico è stato Claudio che ha trovato una signora anziana con tanto di badante che ancora un po' non se lo limonava di prepotenza. Sempre Lito poi aggiunge che i manifest con la lista dei checkpoint si trovavano al semaforo subito sotto al monte dei Cappuccini - quindi subito una salitella a freddo. 1, 2, 3... VIA!
Raggiungiamo le bici e mi metto subito all'inseguimento di Ovidiu tirandomi dietro i più agguerriti. La salita dei Cappuccini fa le prime vittime e mi accorgo subito che Andrea sarebbe stato un bruttissimo cliente in gara. Mi danno il manifest e, nella foga di cercare sulla cartina i checkpoint che non conoscevo, mi dimentico di scriverci sopra il nome, lo metterò all'arrivo... Fatto sta che schizzo via e mi tiro dietro Mattia, un ragazzo di Vicenza molto forte e molto simpatico.
Primo check, via Pietro Micca: facile, timbro e vado portandomi dietro Andrea che si era attaccato ad un altro concorrente, ma con poco successo. D'ora in poi noi 3 non ci staccheremo più o quasi. Il secondo check era in via Castelfidardo angolo Corso Stati Uniti. Io non ricordandomi quale fosse via Castelfidardo mi percorro tutto corso Stati Uniti da Via Sacchi fino alla fine e non trovo sto cazzo di check... WTF? Controllo la mappa e mi rendo conto che dovevo fare ancora qualcosa come 20 metri. Ma merda! Comunque ci facciamo sto check e partiamo a cannone verso via Domodossola al negozio di Cuore da sportivo. Anche qui timbro, un'occhiata alla mappa e si va. Attraversando un incrocio i miei 2 inseguitori mi superano e si ataccano a un gruppetto di torinesi che però sbagliano strada e vanno lunghi ad un checkpoint... è la mia occasione! mi precipito al check e qui mi svelano un'altra prova: devo gonfiare un palloncino e legarlo da qualche parte (zaino, bici, vestiti, caz... no, quello no). Mentre io mi fermo a gonfiare sto dannato palloncino e legarlo con lo spago al tubo sella vengo raggiunto dai miei inseguitori che si infilano il palloncino in tasca e mi seguono. Arriverranno all'arrivo col palloncino sgonfio e slegato. Ora se questo sta bene agli organizzatori sta bene pure a me, anche se rimango dell'idea che se ci sono delle prove bisognerebbe controllare che queste vengano effettivamente portate a termine fino alla fine e non solo per metà. In questo caso probabilmente avrei avuto la possibilità di lasciarmi dietro 2 out of town molto forti che invece mi sono dovuto tenere fino all'arrivo. Comunque il mio eventuale vantaggio sarebbe poi stato vanificato da una mia caduta, fortunatamente fuori dal traffico e a velocità bassa, che mi ha fatto perdere quel poco di vantaggio che avrei accumulato se tutti avessero gonfiato e legato il palloncino. Ma torniamo alla gara. Il prossimo check è al Triciclo in via Arbe: timbro e via verso Via Montevideo. Per raggiungere questo check facciamo un "breve pezzo contromano" in Via Tunisi che poi si rivelerà almeno un kilometro! Oh... non mi ricordavo bene a che altezza fosse la meta. Raggiunto il check timbriamo e approfittiamo di un fioraio dirimpetto al checkpoint per portare a termine la terza prova: reperire un fiore da consegnare all'arrivo. Quindi mi dirigo verso il punto di partenza con i miei 2 compagni d'avventura e ci presentiamo per primi da Aldone e 10cento che ci danno un altro manifest con un solo checkpoint in corso Salvemini. Subito non mi viene in mente dove sia ma mi suggeriscono che era dove avevamo giocato a polo una domenica di primavera. Ok, ce l'ho: andiamo! Corso Dante, Corso Rosselli, Corso Siracusa, Corso Sebastopoli, un pezzetto minimo di Corso Allamano e giriamo a sinistra per il check. A questo punto troviamo uno che per poco non ci apre la portiera della sua macchina in faccia e, mentre io penso che insulto rivolgergli, questo mi mostra il bollino da applicare al manifest. Il prossimo check è in piazza Carrara... e dove cazzo è? zona Corso Casale mi dicono. Ora la strada e tutta bene o male in leggera discesa. Le gambe sembrano girare abbastanza bene (ce ne metto per scaldarmi) e inizio un discreto forcing verso l'arrivo. Passando sotto casa di Aldone ci fermiamo senza esitazione per mettergli il nastro adesivo sul citofono e il super attack nella serratura e ripartiamo - scherzo. La strada verso l'arrivo è facile e c'è poco traffico. Saranno tutti a sciare? boh... Fatto sta che Mattia, il vicentino, rompe un cinghietto e si ritrova un handicap tecnico non indifferente dal momento che girava senza freni. Poi inizia ad accusare anche un po' la sete, quindi ci fermiamo per farlo bere in Corso Fiume angolo Corso Moncalieri e intanto chiediamo info a un tassista sull'ubicazione di Piazza Carrara. Ci dice che è subito dopo il velodromo. A questo punto, vista la proverbiale bastardaggine degli organizzatori di alleycat prende piede nella mia testa l'idea di un arrivo con un giro di velodromo come alla Parigi Roubaix... No, dai vi prego. Sospetto infondato, e meno male! Mentre ci avviciniamo all'arrivo io m rendo conto che tutto sommato ho ancora energie per un'eventuale volata o ancor meglio un'azione da finisseur di quelle che mi piacciono tanto e che per esempio mi hanno già permesso di vincere l'alleycat organizzata da cuore da sportivo lo scorso autunno. Arrivato davanti a Piazza Carrara io ho lo sguardo voltato a destra (verso la piazza) e di colpo mi sento chiamare da sinistra, dentro i giardinetti, sotto al monumento a Fausto Coppi dove c'è l'arrivo. Mentre li vedo mi accorgo che mi trovo troppo avanti e faccio per salire dal secondo scivolo (percorso giallo) mentre Andrea taglia a metà dal marciapiede (credo l'abbia bunny-hoppato, percorso rosso) e per pochi istanti mi soffia la prima posizione. Avessi saputo che l'arrivo era al monumento di Coppi che è dall'altra parte della strada rispetto a Piazza Carrara probabilmente sarei partito prima e avrei preso il primo scivolo (percorso blu).
Detto francamente avrei preferito perdere in volata o perché non ne avevo più piuttosto che per un'incomprensione sul punto esatto dell'arrivo. Comunque il risultato è positivo e i premi sportivamente cedutimi da Andrea, come omaggio per la mia funzione essenziale di navigatore, sono molto molto molto ricchi e per questo lo ringrazio per il bel gesto.
In conclusione devo imparare a ollare che in un'alleycat può tornare utile.

P.S.
Se vogliamo fare scambio di link tra i vari bloggers o forumers mandatemi una mail. Cioè una struria del tipo io linko te e tu linki me. Non mi riferisco a questo post, ma proprio all'indirizzo dei blog.

EDIT
Andrea il palloncino l'aveva gonfiato ma era nascosto nella borsa e i primi a tornare al Valentino sono stati Luca G e Vittorio.

mercoledì 3 febbraio 2010

Bighe rubbbate

Mi limito a girare le notizie coi link opportuni. Se qualcuno le vede in giro lo segnali ai legittimi proprietari... ci credo poco, ma non si sa mai.

http://www.fixedforum.it/forum/viewtopic.php?f=2&t=4257

http://www.ciclistica.it/post/2010/01/31/rubata-bici

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=153017




- maledetti figli di puttana -

lunedì 1 febbraio 2010

Alleycat torinese + polo

Consueto appuntamento torinese il 13 febbraio...

... e torneo di polo il 14.

Non me ne vogliano gli organizzatori ma il sottoscritto parteciperà solo all'alleycat che il giorno dopo deve studiare.