mercoledì 15 aprile 2009

bici da supermercato... ma perché hanno il cambio?


Oggi mi è capitata in mano la pubblicità cartacea di un noto ipermercato massicciamente presente sul territorio italiano. Tra i tanti prodotti pubblicizzati spicca una bicicletta dal prezzo vantaggiosissimo. Per 65 euro vendono una bici completa di parafanghi, impianto luci, porta giornale, cavalletto, copricatena (tutte cose effettivamente molto utili in città) e un mitico cambio posteriore a 6 velocità che probabilmente è uno Shimano SIS.
Non ci vuole una grande esperienza in campo ciclistico per capire che per quel prezzo i componenti saranno di scarsa qualità, ma se è accettbile montare parafanghi, selle e copertoni economici non ha proprio nessun senso, per ovvie ragioni di sicurezza, avere dei v-brake con leve e braccetti in resina e un cambio scadente. Quest'ultimo in particolare è pietoso: cambia male, è duro da regolare e soprattutto, essendo tenuto in posizione dal dado che blocca il mozzo posteriore al telaio non sarà mai ben rigido. A me per esempio è capitato che in seguito a un po' d'acqua, dopo una pedalata moderatamente energica, il tutto si rigirasse attorno alla cassetta con conseguente inutilizzabiltà dell'intera bici.
La domanda che contiuo a pormi quando vedo in vendità certe oscenità è: ma perché su una bici economica non si montano componenti economici ma affidabili come una bella ruota libera monomarcia invece di sta robaccia? Anche perché il telaio è dotato di forcellini a scorrimento, quindi single speed ready! Ci sarebbero zero regolazioni da apportare, zero manutenzione, zero deragliatori che si sfilano e tanta facilità di guida da guadagnare. Ma evidentemente il mito della MUNTAN BAIK con cambio Shimano ha fatto breccia anche nella testa dell'acquirente medio e se una bici non ha il tagliaravioli non è da prendere in considerazione, nemmeno in pianura.

Consiglio: se volete prendere una bici come questa fatelo pure, ma togliete cambio e cassetta e sostituiteli con una ruota libera a una velocità, dopo aver rispaziato un pochetto il mozzo posteriore. La guarnitura credo sia da 42 quindi può andar bene un pignone da 18, da 20 per i pigri. Magari cambiate anche i freni con una coppia di v-brake decenti che per poche decine di euro vi garantiscono frenate sempre pronte e sicure.

4 commenti:

mattia_illegalbiker ha detto...

sono daccordissimo con te...
e spesso pensando a ste bici mi domando...ma quanto le pagano le gomme? e il telaio?
mettiamo a grandi linee
25 euro il telaio
10 la forcella
15 le ruote
5 parafanghi
5 freni
5 resto...
sono ovviamente prezzi impossibili anche prendendo pezzacci da una botteghetta, nel bidone dell'immondizia...
se la vendono a 65... loro quanto la pagano?
son d'accordo con la ruota libera...ma purtroppo chi compra una bici così, nel 99% dei casi non la olierà mai...e quando funzionerà male la butterà nel ferrovecchio...
anche forare sarebbe un dramma...una camera d'aria costa sui 3 euro... e chi compra bici simili spesso va da meccanici mal forniti che magari chiedono 10E per cambiare la camera d'aria... per poi metterne su una rattoppata...come mi è capitato di vedere...
e 10 euro su una bici da 65...mmm sarebbe come spenderne un centinaio su una bici decente...
boh...
continuo a non capire ste bici...e però son le stesse bici che recupero al ferrovecchio per usarle nel tragitto casa-capolinea dell'autobus... e durano pochettino...sarà che non le risparmio:)

purtroppo la gente è contenta di avere sitibaic o màunteinbaic con cambio schimano...e pochi non ci ritengono malati se i nostri pezzi delle bici costano parecchio

Danx ha detto...

Confermo che queste bici hanno freni e cambi schifosi.
Mio padre ne prese una, o meglio ne ricevemmo in "regalo" una da un'azienda di vini...scomodissima...quando freni sempre che le leve si debbano spezzare!!

Danx ha detto...

sembra

Anonimo ha detto...

Concordo sul discorso fatto dall'autore riguardo al cambio che confermo essere di scarsa qualità. Rimane il fatto che secondo il mio modesto parere di persona che ha comprato e tutt'ora guida una mtb rigida in acciaio a 100 euro (scontata arrivava a 80), molti dei discorsi che si sentono sui forum di "specialisti" e anche qui sopra riportati sono appunto commenti di persone che mai hanno realmente usato una bici da supermercato o se l'hanno fatto purtroppo per loro hanno beccato il modello difettoso, sempre presente in qualsiasi lotto di prodotti industriali, che si vada dal ferrari da 250 mila euro alla bici in carbonio da 4000. Trovo quantomeno scorretto e calunniante esprimersi in modo negativo su oggetti di cui non si ha esperienza diretta. Personalmente, tolta la sella e i pedali pessimi (quelli si davvero di infima qualità) e tolto un cambio che alla prima regolazione fa dannare il proprietario, beh il resto della bici lo trovo assolutamente in linea con le aspettative e le capacità di molti utenti che inforcano la mtb, in questo caso, per farsi qualche giro in qualche pista bianca/sterrata. Nessuno pretende che vi si faccia DH con una mtb da supermarket (ma un campione che non cito lo ha fatto, con risultati abbastanza rilevanti), ma di certo dire che le bici da 70/80 euro perdono pezzi per strada lo trovo assurdo oltre che totalmente falso. Purtroppo devo contraddire l'autore quando parla dell'acquirente medio: per me l'acquirente medio non è altro che l'italiano medio che sceso dalla propria audi/bmw station wagon crede che l'unica bici degna delle sue leggendarie terga sia quanto meno, proprio per non spendere tanto, la classica front in alluminio (materiale da bandire nelle mtb) con una forcella magari nemmeno bloccabile al manubrio. Beh che dire, in questo caso il problema credo stia nella persona e non nel mezzo, per cui ripetendomi affermo che una mtb in acciaio rigida a prescindere del prezzo sia comunque migliore di una mtb in alluminio con forca ammortizzata venduta magari a 400 euro. Detto questo si capisce che è da fare un distinguo tra la mtb rigida o comunque la bici che si vede nel post e le bici in allume e ammortizzate che si trovano anch'esse nei supermercati, ma in questo caso non è il luogo dove le si compra che determina la qualità del mezzo ma i materiali di cui essa è composta. In conclusione confermo che per il reale utilizzo della maggior parte delle persone una mtb rigida single speed sia il top in quanto ad affidabilità e rapporto qualità/prezzo purtroppo ci sono le mode che rovinano il mondo mtb e non stiamo parlando solo del cambio con una tripla a dir poco inutile ma anche di materiali (allume in primis) e in minor parte forcelle ammortizzate che rendono l'esperienza di guida pessima, a prescindere dal luogo di acquisto. Saluti e perdonate la bibbia che hi scritto....