venerdì 27 gennaio 2012

Un anno con le DZR GMT-8: recensione!

E da un anno buono che sulla fissa da città pedalo con delle DZR GMT-8 e ho pensato di fare una recensione per cercare di capire se queste scarpe sono in grado di soddisfare le esigenze del ciclista urbano che vuole usare i pedali automatici e allo stesso tempo avere una calzatura dall'aspetto civile e comoda per camminare.

- look
Esteticamente le GMT-8 sono un mix ben riuscito di una scarpa da skate e una da tempo libero. La tela che costituisce gran parte della calzatura ricorda molto le Converse All star, mentre la forma è più simile a una scarpa da skate tradizionale come quelle prodotte da DC, Vans, Circa, etc...
L'inserto catarifrangente a forma di maglia di catena sul retro della scarpa è quella chicca che rende questo prodotto ancora più chic.

L'unica nota negativa per quel che riguarda il look è l'utilizzo di troppe parti di colore bianco che finiscono per sporcarsi molto presto se si gira per locali affollati: e siccome io sono un supergiovane che continua a bazzicare per pub e discoteche mi trovavo sempre a doverle pulire per evitare di fare la figura del clochard. Ma pare che sia una tendenza abbastanza in voga anche da parte di altri produttori, peccato.

- pedalata e camminata
 Se DZR voleva fare una calzatura rigida abbastanza per poter pedalare in modo efficente, ma allo stesso tempo comoda per poter camminare diversi kilometri come se fosse una scarpa da ginnastica posso affermare senza esitazione che hanno raggiunto in pieno il loro obiettivo.
Ovviamente non ci troviamo davanti a un prodotto da gara con suola ultrarigida e infatti quando si spinge veramente forte sui pedali un minimo di flessione è percepibile, ma non è nulla in confronto a quello che mi capitava con scarpe come le Vans Slip on dove, alla lunga, i bordi del pedale risultavano anche dolorosi. La possibilità di poter usare pedali automatici su una fissa ha un sacco di vantaggi: prima di tutto si può spingere ben più forte che con le gabbiette, poi l'aggancio del pedale a bici in movimento è facile e infine, se come nel mio caso la bicicletta è una conversione e non un pista e quindi col movimento centrale basso, portando a mano la bici non si dovrà più avere a che fare col rumoroso e fastidioso fenomeno delle gabbiette che strisciano per terra a ogni giro. E IMHO pure la linea della bici ci guadagna in positivo.
E in quanto a camminata, a parte che ci si dimentica che sotto alla suola c'è la tacchetta dell'spd, non c'è null'altro da dire. Anzi sì, qualcosa da dire c'è: proprio perché la suola ha un bel buco nel centro, nel caso si dovesse camminare su un pavimento bagnato l'aderenza sarebbe davvero precaria, ma basta saperlo. Su asciutto invece nessun problema. Il disegno della suola è mediamente liscio e infatti in mountain bike non mi sono trovato per niente bene in quanto avrei preferito avere qualche tassello un po' più aggressivo per non rischiare sempre di cadere nei tratti a piedi.
Insomma, nel complesso DZR ha creato un ottimo compromesso tra sportività e comodità, senza eccessi e che funziona molto bene.



- resistenza nel tempo
Sotto questo aspetto le scarpe le ho trovate un po' scarsine, soprattutto per un utilizzo su bici fissa, dove oltre a spingere bisogna anche tirare sui pedali, per esempio per skiddare. La cosa spiacevole che è successa è che dopo un paio di mesi alcune cuciture (cerchio rosso) stavano iniziando ad aprirsi. Così ho dovuto fare aggiungere dal calzolaio una cucitura di rinforzo per ogni lato (4 in totale) e per sicurezza ho pure infilato nei buchi del laccio più basso un cavetto d'acciaio (linea blu) tenuto fermo da due micro morsetti a vite. Ora le parti della scarpa sono decisamente più attaccate insieme di come lo fossero da nuove. Mi auguro che per i modelli dei prossimi anni DZR riesca a migliorare i suoi prodotti sotto questo punto di vista.
I lacci inizialmente erano elastici, ma dopo un po' di utilizzo e qualche acquazzone si sono allungati e hanno perso tutta l'elasticità iniziale.



- giudizio finale
Nel complesso DZR ha fatto un bel lavoro con queste scarpe. Ci sono alcuni difetti facilmente correggibili ma mi sento comunque di consigliare caldamente a chiunque avesse voglia di usare i pedali automatici in città l'acquisto di queste scarpe. Guardando ai futuri prodotti di quest'azienda sembrano interessanti le Minna che hanno un disegno rivisitato e promettono bene.

1 commento:

Dani ha detto...

Molto interessante!
Al momento conoscevo solo scarpe simil trekking con spd, queste invece son proprio da urbanizzato!
Peccato davvero per il bianco che è un colore che non sopporto e non certo perchè se sporco non mi fanno entrare in discuteca, tanto me ne guardo bene da andarci.